Innanzitutto mi presento: il mio nome è Silvia Malaguzzi e il destino ha voluto che un giorno ereditassi il quartier generale della mia antichissima famiglia paterna. Ogni eredità è associata a un dolore e implica un cambiamento. Anche per la Villa io rappresentavo un cambiamento: ero la prima erede di sesso femminile in Cinquecento anni di storia. Il destino aveva voluto che mio padre, unico figlio maschio di un cadetto (perdipiù), fosse investito, dagli zii senza figli, del compito di occuparsi della proprietà e che egli mettesse al mondo un’unica figlia, femmina.

 

Mi sono detta: è chiaro che non posso più pretendere di passare inosservata nella storia della famiglia, lascerò  sulla casa il segno tangibile del mio passaggio. Così ho cominciato a sistemarla, a ripulirla da secoli di polvere e parsimonioso accumulo di oggetti più o meno preziosi, più o meno utili. Ho aperto finestre, armadi, sgabuzzini, e per mesi ho spolverato, lavato, rinfrescato i pavimenti di cotto, gli stipiti di pietra grigia, ravvivato con cera e gommalacca i legni delle porte, inariditi dal tempo, selezionato lettere, documenti, restaurato attrezzi e, trasformandoli in arredi, li ho ridistribuiti nelle sale che pian piano prendevano un’aspetto nuovo, una nuova caratterizzazione e destinazione. In questa opera faticosa, complessa, a tratti emotivamente difficile ho capito che non era l’ironia del destino ad avermi legato a quella casa ma un profondo sentimento di rispetto e, perché no, di amore che avevo ereditato, con essa, dai miei antenati.

 

L’amore autentico non è mai egoista. Dopo tutto quel lavoro l’idea di essere la sola a poter gioire di quell’atmosfera speciale mi è sembrata assurda e così è nato il desiderio di condividerla ma di condividerla assennatamente, con tutti coloro che erano in grado di apprezzarne la bellezza senza tempo e l’atmosfera calda e pacata rispettandone le mura e i benevoli fantasmi che la popolano.

 

Così Villa Malaguzzi ha aperto i battenti agli eventi, piccoli e grandi di persone scelte che, già da qualche anno, ne animano le stanze con la loro allegria e con la loro voglia di incastonare in una cornice degna i loro momenti di felicità.

 

Se vuoi sapere di più sulla villa oppure vuoi visitarla, scrivimi e sarò fiera di mostrartela!